Al via le semine cereali 2017, attenzione alle frodi e alle illegalità
Pubblicato il 7 settembre 2017 in: codice proprietà intellettualeprivativa comunitariacontraffazioneseme aziendaleroyaltyproduzioni e commercio derrateproduzione e commercio sementi Tweet
ALLA VIGILIA DELLE SEMINE AUTUNNO VERNINE
ASSOSEMENTI E SICASOV DESIDERANO RICORDARE CHE:
SEMENTI CERTIFICATE
Le sementi di cereali, come quelle della generalità delle specie agrarie, possono essere commercializzate solo se ufficialmente certificate. La vendita, l’acquisto e lo scambio di seme o “granella” non certificato è illegale e passibile di sanzioni, contravvenendo alla normativa sementiera nonché a quella fiscale.
REIMPIEGO DI SEME AZIENDALE
Il seme autoriprodotto:
- non dà garanzia di purezza e germinabilità a norma di legge;
- non è tracciato e non assicura l’identità delle produzioni nelle filiere di qualità;
- non è stato oggetto di controlli ufficiali in campo per la verifica dell’assenza di patogeni quali carbone, carie, fusariosi ed elmintosporiosi.
Il reimpiego di varietà di cereali tutelate a livello comunitario è soggetto nei casi previsti dal regolamento 2100/94 al riconoscimento di un’equa remunerazione al costitutore.
Per le varietà tutelate a livello nazionale il reimpiego non è invece ammesso.
I reati per la violazione delle norme sulla proprietà intellettuale sulle varietà vegetali verranno perseguiti, così come i Servizi preposti ai controlli - Ispettorato Repressione Frodi e Nucleo anticontraffazione della Guardia di Finanza - opereranno per contrastare il diffondersi delle pratiche illegali e tutelare l’attività di tutti coloro che operano nella legalità.