
Nel corso della prossima edizione del salone internazionale MACFRUT, il Gruppo Orto wic di ASSOSEMENTI organizza nella mattinata di mercoledì 24 settembre un convegno dedicato al ruolo dell’innovazione varietale e della tracciabilità nel processo produttivo per una orticoltura sostenibile e di qualità.
I lavori vedranno interventi sulle tendenze del mercato orticolo e sull’importanza dell’innovazione varietale nella difesa dalle principali avversità delle colture orticole, a salvaguardia soprattutto del reddito delle imprese. A concludere la giornata sarà Robert
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Si avvicinano le semine cereali 2014 ed Assosementi, con il patrocinio dell’ ICQRF (l’Ispettorato centrale per la repressione delle frodi) e del CRA-SCS (ex ENSE), ha preparato un interessante percorso che spiega come garantirsi una semina sicura, impiegando sementi selezionate e certificate.
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Assosementi, l’Associazione delle aziende sementiere italiane, interviene nel dibattito attorno alla proposta che dovrebbe sostituire entro un anno la legge 325 del 1958 riguardante il commercio del riso in Italia. Da diversi anni tutti i protagonisti della filiera risicola si stanno confrontando per trovare un accordo su come modificare la vecchia disciplina e nel disegno di legge sulla competitività del settore agricolo, in discussione in Parlamento, è prevista una delega al Governo per emanare uno o più provvedimenti a tale fine.
“Siamo anche noi favorevoli ad aggiornare la disciplina interna del mercato del riso e quindi assicuriamo piena collaborazione al lavoro che stanno svolgendo il Ministero delle politiche agricole, l’
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Secondo le stime elaborate dalla Sezione colture industriali di ASSOSEMENTI, le semine primaverili 2014 avrebbero registrato una perdita inferiore ai timori inziali per il mais, assestatosi su una superficie complessiva di 1.010.000 ettari (-5% circa rispetto al 2013); una buona crescita, ma non come atteso, per la soia, arrivata attorno ai 250.000 ettari (+15% circa), mentre fa segnare una flessione importante il girasole, sceso sui 90.000 ettari (-25%). Ottimo invece il recupero della bietola da zucchero, che è ritornata sopra i 50.000 ettari.
“La nuova contrazione della superficie del mais, meno pesante di quanto temuto ad inizio campagna, evidenzia che ci si sta avvicinando ad una soglia di resistenza legata ad un utilizzo del prodotto non surrogabile (zoo
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Nella campagna 2013 sono stati poco meno di 7.500 gli ettari destinati alla moltiplicazione di sementi con metodo biologico, per le specie soggette a certificazione obbligatoria, appena il 3,9% della superficie nazionale (quasi 193.000 ettari nel complesso). In cinque anni le superfici destinate alla produzione di sementi biologiche sono quindi diminuite del 30%, visto che nel 2009 erano 10.600 ettari, il 5,3% del totale. Lo rivelano le statistiche pubblicate di recente dal CRA-SCS, l’organo di certificazione ufficiale delle sementi.
“I dati del CRA-SCS sulla contrazione della produzione di sementi biologiche confermano che lo strumento della deroga, soprattutto se gestito con scarso rigore, allontana le aziende sementiere dal settore. Non è possibile in
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Le statistiche ISTAT 2013 sull’import-export di sementi evidenziano una sostanziale stabilità rispetto al 2012 per le esportazioni (255 mio/€), mentre una sensibile ripresa delle importazioni (350 mio/€, + 13% rispetto all'anno precedente). Il passivo della bilancia commerciale torna quindi ad accrescersi e si avvicina ai 100 mio/€ .
Restano stabili le esportazioni delle sementi da orto, mentre crescono quelli di erba medica e di trifoglio. A sorprendere però è il mais ibrido, che passa ad un valore di 30 mio/€.
Nel 2013 si registra un aumento del valore delle importazioni di patate da seme, di mais e di soia (+90% rispetto al 2012), ma anche di foraggere (in particolare di erba medica). Le sementi da orto raggi
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Resta stabile nel 2013 il valore delle esportazioni di sementi italiane confermando i risultati raggiunti grazie all’ottima crescita vissuta tra il 2010 e il 2012, mentre salgono le importazioni. Secondo i dati diffusi dall’ISTAT, l’export dei prodotti sementieri del nostro Paese ha toccato i 255 milioni di euro, bissando il dato dei dodici mesi precedenti, mentre le importazioni hanno raggiunto i 350 milioni di euro, + 13% sul 2012.
“La conferma dei dati raggiunti negli ultimi anni è un risultato certamente positivo. Sottolinea il buono stato di salute del nostro settore moltiplicazione, ha commentato Guido Dall’Ara, Presidente di Assosementi, l’associazione che riunisce le aziende sementiere italiane. Le nostre sementi son
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Il seminario organizzato ieri da Assosementi sul tema della produzione sementiera e dei controlli fitosanitari ha ribadito il ruolo centrale dei controlli e della politica fitosanitaria, sia per manteAnere elevato il livello di sicurezza delle produzioni interne, quanto per agevolare gli scambi di sementi con gli altri paesi, europei e non, in costante sviluppo negli ultimi anni grazie alla crescente domanda mondiale di prodotti alimentari. Accanto ad un aggiornamento sul quadro normativo esistente, fornito dai funzionari del servizio di certificazione delle sementi (CRA-SCS) e dei servizi fitosanitari preposti ai controlli in campo ed in laboratorio delle sementi, l’incontro ha consentito di verificare gli studi in corso per affinare le metodiche diagnostiche, l’effettiv
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ASSOSEMENTI, l’associazione che riunisce le aziende sementiere italiane, informa, che il 2 luglio a Bologna si svolgerà un seminario sul tema: “Produzione sementiera e controlli fitosanitari”. Mentre a livello comunitario è in discussione una nuova proposta di regolamento sulla salute delle piante, all'interno del pacchetto legislativo denominato “smarter rules for safer food” e da inizio luglio, con l’avvio del semestre di presidenza, sarà proprio l’Italia a doversi fare carico di guidare i lavori, l’incontro offrirà non solo un’occasione di aggiornamento sugli aspetti fitosanitari nell’ambito dei controlli delle sementi, quanto di dialogo e confronto con esperti del settore.
Dopo
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Continua la flessione della produzione di sementi di grano duro in Italia. Secondo i dati diffusi dal CRA-SCS, responsabile della certificazione delle sementi in Italia, le superfici destinate alla moltiplicazione delle sementi di grano duro nel 2014 sono in calo rispetto alla campagna precedente di quasi il 7%. Analogo calo anche per l’orzo, mentre per il tenero si registra una sostanziale stabilità.
“Il dato del grano duro deve destare forte preoccupazione” ha commentato Franco Brazzabeni, presidente della Sezione cereali di Assosementi “specie in coloro che ritengono che questa coltura, che è alla base della produzione della pasta, sia un simbolo forte dell’agroalimentare italiano”.
“Rispetto al 2008, ul
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