Le aziende sementiere manifestano forti perplessità sul progetto “La via della soia”, annunciato dal Ministero delle politiche agricole, per sviluppare l’importazione dai Paesi dell’Est di soia ogm-free per l’agroalimentare italiano di qualità.
“E’ davvero sconcertante vedere questa proposta – sottolinea il Presidente AIS, Bruna Saviotti – e pensare che non possa essere il nostro paese a sviluppare queste produzioni di soia, considerata la forte necessità di colture da rinnovo che ha l’agricoltura italiana, alla luce anche della recente riforma dell’OCM zucchero che di fatto dimezza gli investimenti nazionali”.
“Non può essere neanche la questione ogm &ndash
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“La coesistenza tra colture tradizionali e colture ogm è possibile – afferma Bruna Saviotti, Presidente di AIS, commentando i risultati dell'indagine Eurisko sull’ atteggiamento degli agricoltori nei confronti delle coltivazioni modificate geneticamente – a condizione di essere disponibili ad applicare ed accettare ragionevoli soglie di tolleranza nei confronti della presenza accidentale”.
“Tutte le produzioni sementiere sono già un esempio concreto di coesistenza, basta infatti pensare che vengono ottenute in ambienti di coltivazione dove coesistono colture anche della stessa specie, adottando precise tecniche colturali” – aggiunge Saviotti. “Queste tecniche di produzione sono il risultato di una cont
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In vista delle nuove semine, l’AIS – Associazione Italiana sementi desidera ricordare a tutti gli agricoltori che per beneficiare del pagamento supplementare ex art. 69 della riforma PAC, così come del premio qualità grano duro, è necessario conservare i cartellini ufficiali di certificazione presenti sulle confezioni delle sementi impiegate.
Il Ministero delle politiche agricole non ha ancora stabilito i requisiti per ottenere l’aiuto supplementare con le nuove semine. Ritenendo comunque che le disposizioni della scorsa campagna non possano non venire prorogate, l’AIS sottolinea che il quantitativo minimo di seme certificato da impiegare per le specie interessate (frumenti, orzo, avena, colza, favino ecc..) è indicato ne
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Decreto legislativo19 agosto 2005, n. 214
Attuazione della direttiva 2002/89/CE concernente le misure di protezione contro l'introduzione e la diffusione nella Comunità di organismi nocivi ai vegetali o ai prodotti vegetali.
Allegati 1 - 5: modificati dal decreto 7 settembre 2009.
Allegato 6: modificato dal decreto 26 settembre 2006.
Allegato 7: modificato dal decreto 12 aprile 2006.
Allegati 8 e 21: Punti di entrata; cereali e leguminose oggetto di controllo all'entrata in Italia.
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Sensibile balzo in avanti nel 2004 delle importazioni di sementi in Italia, con un nuovo incremento rispetto all’anno precedente del 6% circa in valore e del 12% come quantità. Le esportazioni sono rimaste invece sostanzialmente stabili, registrando solo un lieve incremento in valore dello 0,5%. In valori assoluti, rispetto ad un fatturato interno del comparto stimato in 600 mio/Euro, le importazioni hanno toccato i 285 mio/Euro, mentre le esportazioni i 125 mio/Euro.
Commentando le statistiche annuali ISTAT sugli scambi commerciali, l’AIS – Associazione italiana sementi, sottolinea che i dati evidenziano un peggioramento rispetto all’anno precedente, con il saldo negativo passato da poco più di 140 mio/Euro nel 2003, ai 155 mio/Euro d
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Forti preoccupazioni vengono espresse anche dai sementieri in merito alle proposte di riforma dell’OCM zucchero che la Commissione CE si accinge a presentare ufficialmente la prossima settimana. “Il progetto di ridimensionamento dell’intera industria bieticola dell’Unione Europea è quanto mai penalizzante per il nostro paese” – sottolinea Domenico Ramponi, Presidente del Gruppo sementi di bietola da zucchero dell’AIS, l’Associazione italiana sementi – “mettendo a rischio non solo la produzione nazionale di zucchero, ma la stessa attività di moltiplicazione del seme”.
“E’ necessario che la ristrutturazione del settore salvaguardi non solo le peculiarità esistenti, ma rispetti
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Sementi ortive e aromatiche‘commerciali’, non comprese nell’all.to VI del D.P.R. 1065/73
PARAMETRI QUALITATIVI A.I.S.
Specie
Facoltà germinativa minima
Purezza minima specifica
(% dei semi puri)
(% in peso)
Allium tuberosum (erba aglina)
70
97
Anthemis nobilis (camomilla romana)
70
70
Artemisia absinthium (assenzio)
60
95
Ar
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"Garantire la ricerca varietale è strategico per assicurare qualità, competitività e valore aggiunto al grano duro, così come ad ogni altra coltura". E' quanto ha ribadito Bruna Saviotti, Presidente dell'AIS, Associazione Italiana Sementi, intervenendo al Convegno su "Il Grano duro e i percorsi della qualità" organizzato da Confagricoltura nell'ambito della Fiera Internazionale Agricola di Foggia.
"Le varietà poste in commercio sono il risultato dell'attività di ricerca che viene svolta e che è in continua evoluzione. La ricerca deve essere meglio indirizzata e sostenuta - ha proseguito Saviotti - se vogliamo varietà migliori. Lo strumento della scelta varietale è
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Decreto legislativo 8 luglio 2003, n. 224
Attuazione della direttiva 2001/18/CE concernente l'emissione deliberata nell'ambiente di organismi geneticamente modificati. (GU n.194 del 22-8-2003 - Suppl. Ordinario n. 138 )
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Un titolo di tutela varietale valido solo per il territorio italiano può essere chiesto ed ottenuto in base al Decreto Legislativo 10 febbraio 2005, n.30
La tutela nazionale si ispira alle norme della Convenzione UPOV, di cui l'Italia è membro dal 1977.
Le domande di protezione debbono essere presentate all’Ufficio italiano marchi e brevetti del Ministero dell’industria.
I controlli tecnici necessari per accertare che sussistono i requisiti di novità, stabilità ed omogeneità sono invece di competenza del Servizio “varietà vegetali e sementi” del Ministero delle politiche agricole. La durata de
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