"Il decreto del Ministro Alemanno viene incontro alla richiesta di effettuare e completare i controlli sulle sementi prima della loro commercializzazione, però ancora una volta non si affronta il problema della presenza accidentale di ogm”. L’AIS, Associazione italiana sementi, commenta così il decreto del 27 novembre 2003 con cui saranno disciplinati per le prossime semine i controlli ogm su mais e soia.
“Da tempo il Comitato scientifico europeo delle piante ha riconosciuto che la ‘tolleranza zero’ non è praticabile. Per questa ragione” – sottolinea Marco Nardi, Direttore di AIS – “le aziende sementiere avevano sollecitato il controllo di tutti i lotti di sementi, per coinvolgere anche Ministe
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Mentre osserviamo il fervore che anima il dibattito sulla coesistenza tra le diverse colture, siamo invece molto preoccupati per il ritardo ed il silenzio che circonda la nuova circolare sui controlli ogm delle sementi di mais e di soia, in vista delle semine 2004”. Così l’AIS si è rivolta con una lettera aperta al Ministro Alemanno, agli Assessori regionali ed alle Organizzazioni agricole, per sollecitare l’emanazione delle necessarie disposizioni.
Non comprendiamo l’urgenza attribuita al decreto sulla coesistenza” – sottolinea Bruna Saviotti, Presidente di AIS – Non solo nessuna varietà ogm è per il momento iscritta in Italia o nel Catalogo comune, ma addirittura il Dlgs 212/2001 stabilisce che la mess
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“Il rilancio dell’attività di ricerca e di sperimentazione è fondamentale per il futuro della bieticoltura italiana. Per questo le aziende sementiere si attendono un deciso impegno da parte di ‘Beta’, la nuova società unica per lo studio e la sperimentazione costituita tra le Associazioni bieticole e le Società saccarifere”. Lo afferma Domenico Ramponi, Presidente del Gruppo sementi di bietola da zucchero dell’AIS, l’Associazione italiana sementi, in occasione di Sugar World, la manifestazione dedicata alla filiera dello zucchero in corso ad AgriCesena.
“E’ necessario che l’Italia recuperi competitività, aumentando decisamente la resa media in zucchero per ettaro” – p
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I controlli effettuati nel 2003
Prima di sviluppare le considerazioni dell'industria sementiera sui controlli per le semine 2004, è senz'altro opportuno ricordare alcuni fatti oggettivi relativi ai controlli sulle sementi distribuite per le semine 2003.
I controlli sono stati disposti con circolare emanata dal Ministro Alemanno il 13 dicembre 2002;
La struttura di campionamento e controllo è stata coordinata dall'ICRF ed ha essenzialmente coinvolto l'ENSE, per le sementi di produzione nazionale sottoposte a prima certificazione, nonché per le sementi nazionali o importate sottoposte a ri-cartellinatura, e gli Uffici periferici del SRF, per le sementi presenti nei circuiti distributivi. Per definire le modali
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Per fornire all’intera filiera le assicurazioni che tutti gli operatori si attendono, non è sufficiente un controllo a sondaggio come in passato. Occorre che il Ministero e le Regioni controllino tutte le sementi di mais e di soia che vengono messe in commercio”. Così si è espressa Bruna Saviotti, Presidente di AIS, l’Associazione italiana sementi, in occasione dell’incontro con cui oggi il Ministero delle politiche agricole ha avviato un giro di consultazioni per giungere all’emanazione della nuova circolare per i controlli ogm in vista delle prossime semine.
Per evitare i problemi emersi con le ultime semine è poi assolutamente necessario – ha sottolineato Saviotti – che i controlli vengano completati
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L’odierna decisione in merito al decreto 4 agosto 2000 del Governo Amato deve essere presto seguita da provvedimenti quali il ritiro dello stesso decreto, per coerenza anche con il nuovo quadro comunitario in materia di tracciabilità e di etichettatura di alimenti e mangimi derivanti da ogm approvato nel luglio scorso dalla Commissione”. E’ quanto sostiene AIS, Associazione italiana sementi, commentando la sentenza emessa dalla Corte di giustizia UE.
A parte il fatto che nessun altro paese dell’Unione europea aveva seguito l’esempio dell’Italia – continua l’AIS - il divieto con cui nell’agosto 2000 vennero sospese cautelativamente la commercializzazione e l’utilizzazione di alcuni mais modificati geneticame
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Regolamento (CE) n. 1829/2003 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22/09/2003,
relativo agli alimenti ed ai mangimi geneticamente modificati.
Il Regolamento stabilisce le norme in materia di autorizzazione e vigilanza per il rilascio di alimenti e mangimi contenenti tracce di OGM o costituiti partendo da OGM. In tal senso, vengono armonizzate le procedure di autorizzazione di OGM, già disciplinate dalla direttiva 2001/18/CE, e vengono disciplinati anche i mangimi.
Regolamento (CE) N. 1830/2003 del Parlamento Europeo e del Consiglio, de
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Regolamento (CE) n. 1946/2003 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 luglio 2003, sui movimenti transfrontalieri degli organismi geneticamente modificati.
Decisione del Consiglio del 25 giugno 2002
relativa alla conclusione, a nome della Comunità europea, del protocollo di Cartagena sulla biosicurezza.
Il protocollo stabilisce un insieme di regole, basate sul principio di precauzione, per il trasferimento, il trattamento e l’uso sicuro di organismi viventi modificati, ottenuti con le moderne biotecnologie, che possano avere effetti negativi sulla co
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Dopo la decisione della Regione Piemonte di distruggere alcuni campi di mais, l’Associazione Italiana Sementi sottolinea l’irrazionalità del provvedimento ed invita il Ministero delle politiche agricole ad una posizione più coerente.
“Non solo si continua a non evidenziare che si tratta di un problema legato alla presenza accidentale di ogm in sementi di varietà tradizionali, e non della coltivazione di vere varietà ogm, ma addirittura non si tiene conto dell’imminente completamento del quadro normativo in materia, come annunciato dal Ministro Alemanno, e quindi dell’opportunità di una più attenta verifica della situazione”. Questo è quanto sostiene l’AIS, l’Associazione italia
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Si sta cercando di gettare tutta la responsabilità sulle aziende sementiere; in realtà il caso piemontese è una desolante conferma dell’incapacità da parte delle autorità non solo di gestire i problemi, ma addirittura di confrontarsi e approfondire la realtà operativa”. Così, Marco Nardi, direttore di AIS, Associazione italiana sementi, commenta l’orientamento che sembra emergere tra le Autorità per la distruzione dei campi di mais sequestrati in Piemonte per una presenza di ogm.
“Intervenire ora su campi che sono certamente coltivati con sementi di varietà tradizionali, semplicemente sulla base di una possibile presenza accidentale di ogm e senza avere approfondito l’ampiezza del
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