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L’agricoltura biologica ottiene sempre più apprezzamenti da parte dei consumatori, eppure in Italia la moltiplicazione delle sementi secondo il metodo bio interessa appena il 4% dell’intera superfice sementiera nazionale. Le motivazioni sono da ricercare nel sistema derogatorio previsto dall’attuale impianto normativo che permette l’utilizzo di sementi ottenute con tecnica convenzionale anche nell’agricoltura biologica. Stando ai dati ufficiale pubblicati dal Crea-DC, nel 2016 sono state concesse 59.852 deroghe a fronte di 63.810 richieste, quasi il 94%.
“Ci troviamo di fronte a un autentico paradosso se pensiamo che per definizione i prodotti agricoli sono ottenuti a partire dai semi, ha dichiarato Giuseppe Carli, Presidente di
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Assosementi accoglie con favore il Protocollo d’Intesa a difesa del grano duro siglato da alcune organizzazioni di categoria del settore. L’associazione che riunisce le imprese sementiere italiane sottolinea però la necessità che il Protocollo coinvolga anche il seme certificato, condizione imprescindibile per assicurare la tracciabilità di una produzione che rappresenta più di ogni altra il Made in Italy nel mondo.
“Il settore cerealicolo non può fare a meno di dare vita a un proficuo dialogo tra tutti gli attori del comparto
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Nel corso della seduta tenutasi ad inizio dicembre a Bologna è stata raggiunta l’intesa sul prezzo base di riferimento della semente di erba medica per la campagna 2017/2018. Il Comitato tecnico Economico per la moltiplicazione delle sementi Foraggere (CTEF) ha indicato in 2,05 euro al kg il prezzo base di riferimento. Il prezzo deve intendersi per prodotto pulito, al netto cioè di ogni tara e scarto, così come di eventuali premialità che potranno essere riconosciute al produttore in funzione della qualità del prodotto.
Nei secoli scorsi, l’innovazione vegetale ha fornito un importante contributo all'evoluzione dell'agricoltura, aiutando a soddisfare le richieste dei consumatori e affrontare le sfide per un'agricoltura e per una produzione alimentare altamente produttive e sostenibili. Con la crescente conoscenza della natura, i ricercatori possono oggi contare su una vasta gamma di strumenti moderni, tecniche molecolari e analisi di ampie base dati, in grado di accelerare i processi di selezione vegetale tradizionali che altrimenti richiederebbero molti anni. http://plantbreeding.eu/ #EmbracingNature #PlantBreeding
Continuano a calare le richieste di certificazione di sementi di frumento duro in Italia e il rischio è che per la campagna autunno-vernina si riproponga la situazione vissuta lo scorso anno che evidenziava un impiego di seme non certificato superiore al 50% della superficie coltivata. A lanciare l’allarme è Assosementi, l’associazione che riunisce le imprese sementiere italiane.
“Secondo i numeri diffusi dal CREA-DC, l’ente responsabile della certificazione delle sementi in Italia, le domande dei cartellini ufficiali per la campagna cerealicola in corso vivono una fase di stagnazione, ha dichiarato Franco Brazzabeni, Presidente della Sezione cereali d
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Quando si parla di zucca il pensiero va facilmente ad Halloween e alla leggenda irlandese di Jack, fabbro dallo stile di vita dissoluto che riuscì a ingannare il diavolo e che per questo alla sua morte fu respinto dall’inferno. Questi, non avendo i requisiti per accedere in paradiso e rifiutato anche dagli inferi, fu condannato a vagare nel buio. Si narra che per illuminare il suo cammino, lo spirito di Jack utilizzasse una torcia e che per proteggerne la fiamma dai venti la inserì in una rapa.
In seguito all’emigrazione irlandese verso il Nuovo Mondo, la rapa fu rimpiazzata nei racconti popolari da una zucca, ortaggio più comune sul territorio am
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ALLA VIGILIA DELLE SEMINE AUTUNNO VERNINE
ASSOSEMENTI E SICASOV DESIDERANO RICORDARE CHE:
SEMENTI CERTIFICATE
Le sementi di cereali, come quelle della generalità delle specie agrarie, possono essere commercializzate solo se ufficialmente certificate. La vendita, l’acquisto e lo scambio di seme o “granella” non certificato è illegale e passibile di sanzioni, contravvenendo alla normativa sementiera nonché a quella fiscale.
Nonostante la siccità e il caldo delle scorse settimane, la campagna del seme di erba medica in Italia si preannuncia buona: le previsioni confermano infatti che a una crescita degli ettari delle superfici si aggiungerà una buona qualità delle produzioni. Questo farà sì che in diversi casi verranno riconosciute agli agricoltori moltiplicatori le premialità previste a partire da quest’anno dall’accordo quadro che, in alcune circostanze, potranno raggiungere fino a 10% in più rispetto al prezzo concordato all’atto della sottoscrizione del contratto di coltivazione. È q
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Parte sotto buoni auspici la nuova campagna del seme di erba medica in Italia: risultano infatti ancora in aumento le superfici destinate a produrre sementi ‘certificate’ di erba medica, le uniche regolarmente utilizzabili nell’intero territorio comunitario. È quanto è emerso ieri in occasione del primo appuntamento annuale tenutosi a Bologna del Comitato tecnico economico istituito in attuazione dell’accordo quadro interprofessionale per la moltiplicazione delle sementi foraggere. L’accordo, giunto alla sua quarta campagna, rappresenta il momento di sintesi delle intese definite fra la parte agricola - le aziende moltiplicatrici delle sementi - e quella industriale - le ditte sementiere che le commercializzano
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