Concia sementi: la coltura del mais non sia il capro espiatorio dei problemi apistici

“Dopo tre campagne di sospensione della concia delle sementi di mais con i prodotti neonicotinoidi è giunto il momento che i maiscoltori italiani possano tornare ad utilizzare una tecnica colturale utile ed efficace per coltivare mais restando competitivi ed assicurando un maggiore rispetto dell’ambiente, grazie ad una minore quantità impiegata di prodotti fitosanitari. La decisione del Ministero dell’agricoltura francese di autorizzare non più anno per anno, ma per dieci anni uno dei concianti neonicotinoidi sotto accusa – riferisce Assosementi, l’associazione italiana delle aziende sementiere – è la dimostrazione che questi prodotti possono essere utilizzati con tutta sicurezza, senza danneggiare il patrimonio apistico”.

“La sospensiva in atto nel nostro paese dal 2008 ed in scadenza il prossimo 31 ottobre non deve essere prorogata. La sperimentazione realizzata in questi anni in Francia ed il giudizio espresso il 3 ottobre scorso dal Consiglio di Stato francese, con cui ha riconosciuto l’efficacia e l’innocuità del prodotto conciante in discussione, confermano che ci sono tutti i presupposti per una decisione in tal senso anche in Italia. Non vorremmo che la coltura del mais, privata di un mezzo estremamente utile quale quello della concia delle sementi, divenisse nel nostro paese – afferma Giuseppe Carli, presidente della Sezione colture industriali di Assosementi – il capro espiatorio di tutti i problemi apistici”.
“Se gli apicoltori pensano davvero che con l’abolizione della concia delle sementi di mais si risolva il problema della moria delle api, è necessario si sappia che la sospensione dei neonicotinoidi – continua Carli – ha provocato in pratica un maggiore utilizzo di prodotti chimici alternativi. In realtà le api soffrono di diverse patologie e squilibri su cui il mondo scientifico sta indagando e che ha spinto proprio nei giorni scorsi la Commissione agricoltura del Parlamento europeo ad approvare una risoluzione sulla salute delle api e le sfide per l’apicoltura, affinché siano concessi maggiori fondi per la ricerca e per rafforzare il ruolo della politica veterinaria”.

“L’industria sementiera italiana ed europea hanno fatto molto per risolvere il problema della sicurezza dell’impiego dei concianti. Sono state messe a punto nuove tecniche di concia con i pellicolanti e sono state sperimentate modalità di semina che minimizzano la diffusione in campo di polveri. E’ ora che le nostre autorità ne prendano atto – conclude Carli – e consentano ai maiscoltori ed a tutti gli imprenditori agricoli di svolgere il proprio lavoro con la possibilità di potere ricorrere ai migliori mezzi colturali disponibili”

Tutti i contenuti dal mondo sementiero e nessuno spam!
Iscriviti alla nostra newsletter
Cliccando su "iscriviti" dichiaro di aver letto e accettato l'informativa sul trattamento dei dati personali
Ricevi aggiornamenti e novità con la nostra newsletter!
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER