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produzioni e commercio derrate
Il forte aumento dei cereali autunno-vernini, che la Sezione cereali della nostra associazione ha stimato nell’insieme per grano duro, grano tenero ed orzo di circa 400.000 ettari rispetto alla campagna precedente, ha sottratto inevitabilmente spazio alle colture primaverili 2012, in particolare a girasole e soia, ma anche al mais, che hanno tutte perso superficie. E’ ancora prematuro esprimere dati con certezza, ma le indicazioni che ci arrivano sono a nostro giudizio abbastanza chiare”. Lo afferma Giuseppe Carli, presidente della Sezione colture industriali di ASSOSEMENTI.
Le riduzioni di superficie di soia e girasole sono importanti, rispettivamente – 20% e – 15% rispetto allo scorso anno, andandosi ad attestare per la soia sui 200.00
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Sia il COCERAL (l’organismo che rappresenta a Bruxelles trader e operatori economici del settore delle granaglie), che COPA-COGECA (l’organizzazione europea delle associazioni e cooperative agricole) hanno di recente diffuso le loro stime produttive per il 2012.
Per il COCERAL, relativamente a cereali a paglia, mais e sorgo stimato al mese di marzo un lieve incremento delle superfici, mentre una contrazione più forte delle rese. L’andamento climatico invernale particolarmente negativo, con siccità e gelate, potrebbe tuttavia rendere più pesante il previsto calo di produzione, soprattutto nelle regioni del c
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Banca dati sul monitoraggio sul valore tecnologico - qualitativo delle varietà di frumento coltivate in Italia:
anni 1992-2011 (a cura del Programma Cereali dell'INRAN - Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione.)
Accedi al sito ufficiale del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali
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Il Programma Statistico AGRIT, messo a punto dal Mipaaf, realizza previsioni di superficie e di rese delle principali colture agrarie italiane. Un monitoraggio articolato, che ha il pregio di combinare i dati provenienti dalla rilevazione diretta in campo con quelli ottenuti dalle immagini telerilevate.
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“Occorre urgentemente arrestare il declino della produzione di grano duro italiano, se vogliamo garantire prospettive produttive e di reddito a molte aree del centro-sud Italia e soprattutto tutelare il “made in Italy” della pasta, dato che oggi l’industria è arrivata ad approvvigionarsi all’estero per il 50% del proprio fabbisogno. Nello stesso tempo è necessario salvaguardare l’utilizzo delle sementi certificate, strumento insostituibile per incrementare la produttività ed il miglioramento qualitativo”. Lo sottolinea il presidente di ASSOSEMENTI, Paolo Marchesini, in una lettera aperta indirizzata agli assessori regionali dell’agricoltura ed al Ministro delle politiche agricole Romano in vista della prossima discu
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“L’attività di moltiplicazione delle sementi da orto in Italia ha visto nel 2010 un buon aumento delle superfici investite, superando i 19.000 ettari, di cui 5.000 ettari di coriandolo, nel complesso circa il 40% in più rispetto alla precedente indagine del 2008. L’espansione è tuttavia minacciata dalle regole del premio agroambientale dell’art. 68 della PAC – sottolinea ASSOSEMENTI, l’Associazione italiana delle aziende sementiere – in quanto le colture da seme orticole sono escluse dalla rigida rotazione biennale prevista per l’aiuto nelle regioni del centro-sud”.
“La rotazione ammessa solo tra colture cerealicole, oleaginose, bietola da zucchero, miglioratrici e foraggere introdotta nel feb
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“L’ottima intonazione del mercato ed il rinnovato interesse da parte degli agricoltori verso la coltura, che vede confermati gli investimenti della campagna precedente, non debbono però fare dimenticare le criticità che il settore si troverà ad affrontare dal prossimo anno, con il pieno disaccoppiamento dell’aiuto oggi riservato alla produzione di sementi certificate e del premio specifico di 453 euro ettaro”. Lo evidenzia il Gruppo sementi di riso di ASSOSEMENTI, dopo avere definito nei giorni scorsi la propria posizione sul futuro della politica agricola comune con cui condivide la richiesta di preservare i due aiuti accoppiati e di valorizzare il ruolo del seme certificato ai fini della identificazione e della rin-tracciabilità d
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“La crescente richiesta di nuove varietà proveniente dal mondo agricolo, per restare economicamente competitivo con le sue produzioni di fronte alla domanda del mercato e dei consumatori, esalta la funzione innovativa dell’industria sementiera, ma mette anche in evidenza la situazione di grave svantaggio delle aziende italiane rispetto ai partners europei”. E’ quanto ha sottolineato ASSOSEMENTI, l’Associazione Italiana Sementi, intervenuta oggi con il proprio direttore Marco Nardi ad una audizione nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulla situazione dei mercati delle sementi e degli agrofarmaci avviata dalla Commissione Agricoltura della Camera.
“Lo svantaggio nasce soprattutto dalle limitate risorse che in Italia ve
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“La recente ripresa delle quotazioni dei cereali è certamente un segnale positivo e deve essere un incentivo per i produttori agricoli ad investire in mezzi tecnici all’avanguardia, al fine di migliorare rese e qualità”. Lo afferma il Presidente della Sezione cereali di ASSOSEMENTI, Carlo Invernizzi, precisando che “solo con l’uso di seme certificato l’agricoltore professionale può garantire il proprio investimento e la tracciabilità della propria produzione”.
“La crisi in cui versa il comparto del frumento duro è frutto di scelte che non hanno permesso di valorizzare la filiera italiana e di premiare la qualità del prodotto nazionale. L’Italia vanta una lunga tradizione nella r
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