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qualità delle sementi

Innovazione e qualità sono le chiavi del successo del settore sementiero orticolo italiano che genera un giro d’affari stimato intorno ai 200 milioni di euro. A rappresentarlo a Macfrut dal 10 al 12 maggio sarà Assosementi, l’Associazione che riunisce le ditte sementiere italiane, che quest’anno ha siglato con la fiera internazionale dell’ortofrutta di Rimini un accordo strategico che ha l’obiettivo di valorizzare tutta la filiera orticola nazionale.
L’attività di moltiplicazione delle sementi da orto è il fiore all’occhiello del settore sementiero nazionale. Con circa 40.000 ettari di colture portaseme
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Crescono per il quarto anno consecutivo le superfici destinate alla moltiplicazione di soia in Italia, leader in Europa per questo comparto secondo le statistiche ufficiali 2016 di ESCAA (European Seed Certification Agencies Association). Tuttavia aumenta contemporaneamente anche l’auto-riproduzione di seme aziendale, pratica che preoccupa per le conseguenze fitosanitarie che l’uso di tale seme può determinare a discapito della redditività del raccolto e per le diverse forme di illegalità cui può dare origine se scambiato o posto in commercio. Ad affermarlo è Assosementi, l’Associazione che rappresenta le ditte sementiere italiane, che alla vigilia d
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Lo scorso 2 dicembre 2016 si è svolto presso l'Aula Magna della Scuola di Agraria e Medicina Veterinaria - Plesso di Agraria (Viale Fanin, 44) a Bologna il convegno dal titolo"Il sequenziamento del frumento duro per una cerealicoltura più ecosostenibile e competitiva".
L'evento, in collaborazione con diversi enti e organizzazioni tra cui Assosementi, si collocava tra le iniziative promosse per la celebrazione del 150° anniversario della nascita di Nazareno Sttrampelli, uno dei più importantigenetisti italiani della prima metà del '900 e precursore della rivoluzione verde.
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La leadership italiana del riso è minacciata da un pericoloso nematode (l'Aphelenchoides besseyi) che dal 2011 a oggi ha colpito oltre il 10% delle partite di seme del riso, quindi sottratte al commercio, e non sembra volersi arrestare. A lanciare l’allarme è Massimo Biloni, coordinatore del Gruppo riso di Assosementi, l’associazione che rappresenta le ditte sementiere in Italia, durante il suo intervento nel corso della giornata "Sperimentazione agronomica e attività sementiera per una risicoltura d’eccellenza" svoltasi oggi a Mortara (PV) e promossa dall’Ente Nazionale Risi.
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Con la recente pubblicazione in gazzetta ufficiale è diventato operativo il decreto interministeriale “fondo grano duro” che sancisce misure a favore delle produzioni di grano duro in filiera, prevedendo il vincolo di uso del seme certificato. “Il decreto sul grano duro rappresenta un primo interessante segnale e un importante stimolo per organizzare le produzioni verso logiche di filiera, ma soprattutto riafferma il giusto ruolo che spetta al seme certificato in contesti che puntano a differenziare i raccolti per qualità e tracciabilità” ha dichiarato a questo proposito Franco Brazzabeni, Presidente della Sezione cereali a paglia di Assosementi, l’associazione che riunisce le aziende sementiere italiane.
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Il 2 dicembre si terrà, presso l’Aula Magna della Scuola di Agraria e Medicina Veterinaria – Plesso di Agraria (Viale Fanin, 44), il convegno dal titolo “Il sequenziamento del frumento duro per una cerealicoltura più ecosostenibile e competitiva”.
L’evento, con focus sul sequenziamento e sul miglioramento del frumento duro, che è stato organizzato dall’Università di Bologna e dall’Accademia Nazionale di Agricoltura, in collaborazione con diversi enti e organizzazioni tra cui Assosementi, si colloca tra le iniziative promosse per la celebrazione del 150° ann
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“Nel settore agroalimentare la cultura della legalità inizia dal seme, il primo fondamentale anello della filiera”, lo ricorda Giuseppe Carli, presidente di Assosementi, l’associazione che riunisce le aziende sementiere italiane. L’occasione è offerta dalla Giornata Nazionale per la legalità e la sicurezza, l’appuntamento annuale indetto da Confcommercio contro ogni forma di illegalità e contro tutti i fenomeni criminali, che si celebra oggi in tutta Italia.
Anche il settore sementiero è vittima della contraffazione. Secondo i
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Assosementi diventa il rappresentante nazionale per il progetto ESTA (European Seed Treatment Assurance), lo standard nato su iniziativa dell’Associazione sementiera europea (ESA). ESTA ha l’obiettivo di migliorare la qualità e la sicurezza della concia del seme attraverso la certificazione degli impianti di lavorazione delle sementi. La sottoscrizione dell’accordo è avvenuta in occasione dell’assemblea annuale di Assosementi.
Come agente esclusivo di ESTA per il territorio italiano, Assosementi diventa il riferimento per gli stabilimenti sementieri nazionali che si accrediteranno allo standard e allo stesso tempo presterà tutta la necessaria collaborazione ad ESA per ogni futura implementazione del progetto. L’adesione ai
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Le produzioni di qualità non possono prescindere dall’impiego di materiale di riproduzione sano e dall’adozione di processi produttivi tracciati. È quanto emerso nel corso della giornata di studio dal titolo “La tracciabilità del processo produttivo: la giusta risposta alle nuove emergenze per le produzioni orticole siciliane”, tenutasi a Vittoria (RG) lo scorso 5 maggio, presso il PalAgrisicilia. L’evento, promosso da ASSOSEMENTI, ha voluto richiamare l’attenzione su alcune problematiche emergenti di carattere fitosanitario che è possibile prevenire puntando sulla qualità dei materiali di riproduzione. Nell’occasione, è stato fornito anche un aggiornamento sul progetto, avviato da Assosementi e denom
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Con l’approssimarsi delle nuove semine, Assosementi, l’associazione che riunisce le aziende sementiere italiane, avverte gli agricoltori sui rischi cui andrebbero incontro ove ricorrano all’uso di seme “fai da te”. Il seme di soia riprodotto in azienda non offre infatti garanzie all’agricoltore in termini di purezza, germinabilità e certezze sull’origine. Inoltre, in quanto non conciato, non dà protezione dagli organismi nocivi in fase di germinazione con gravi ripercussioni sulla resa e quindi sulla redditività della coltura. Negli ultimi anni sono stati segnalati casi di attacchi di Diaporthe spp, un patogeno che attacca lo stelo della pianta, che può compromettere l’intera produzione, ma che può ess
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