Accordo quadro mais, Assosementi: risposta concreta della filiera alle criticità di una coltura strategica per il Made in Italy
La conferma di un patto di filiera rappresenta uno strumento di rilancio del mais, una coltura strategica per le produzioni agro-zootecniche-alimentari, soprattutto quelle di eccellenza che caratterizzano il Made in Italy. È questo il commento di Assosementi al rinnovo dell’“Accordo quadro per il mais da granella di filiera italiana certificata”. L’Accordo è stato sottoscritto da numerose delle principali organizzazioni del settore maidicolo in rappresentanza dell’industria mangimistica, dei produttori agricoli, del mondo cooperativo, degli stoccatori nonché delle ditte sementiere e dei Consorzi di Indicazioni Geografiche: AMI – Associazione Italiana Maiscoltori, CIA – Agricoltori Italiani, Confagricoltura, Copagri, Alleanza Cooperative Agroalimentari (composta da AGCI-Associazione Generale Cooperative Italiane, Confcooperative – Fedagripesca e Legacoop Agroalimentare), Assalzoo, Compag, Aires e Origin Italia, oltre ad Assosementi.
“Le superfici seminate a mais hanno fatto registrare negli anni un drastico calo, con una produzione largamente insufficiente rispetto al fabbisogno nazionale, ha dichiarato Giuseppe Carli, Presidente della Sezione Colture Industriali di Assosementi. Questo accordo, frutto di un lavoro cominciato nel 2018 e dell’impegno e della partecipazione di tutti i rappresentanti della filiera, si pone come uno strumento per contribuire al recupero delle superfici perdute, perché prevede una serie di premialità da parte dell’industria agli agricoltori che sottoscriveranno contratti di secondo livello per produrre mais italiano certificato”.
“Come avvenuto negli ultimi anni, il contratto quadro è uno degli elementi a sostegno della coltura. Deve pertanto essere visto in sinergia anche con gli interventi pubblici, come ad esempio il Fondo competitività di filiera ed il Fondo sovranità alimentare. Questi strumenti garantiscono un aiuto a ettaro per gli agricoltori che hanno sottoscritto contratti di filiera di durata almeno triennale” ha aggiunto Carli.
“La filiera guarda con fiducia al futuro, confidando che il rinnovo di questo accordo sia la leva per la sensibilizzazione di tutti gli stakeholder, pubblici e privati, sull’importanza di questo cereale e rappresenti un passo deciso verso una ripresa sostenibile del settore maidicolo italiano” ha concluso Carli.