AIS: il calo delle superfici coltivate riduce il disavanzo per le importazioni di sementi in Italia
Dopo alcuni anni di costante aumento, brusca flessione nel 2005 delle importazioni di sementi in Italia, con il saldo negativo import-export che scende a circa 105 mio/Euro, ben il 33% in meno rispetto al 2004. E' l'evidente effetto – a giudizio dell'AIS, Associazione italiana sementi – non tanto di migliori risultati raggiunti dalla produzione sementiera nazionale, quanto della contrazione delle superfici a seminativi che la nuova PAC ha provocato la scorsa annata.
Le statistiche annuali ISTAT sugli scambi commerciali evidenziano che il miglioramento del saldo commerciale è dovuto in particolare a minori importazioni di sementi di mais (-41%, in quantità), di ortive (-18%), di foraggere (-52% per i trifogli e -34% per il loietto italico) e di patate da seme. L'unico comparto che ha registrato invece un aumento è quello delle sementi di soia.
Anche le esportazioni di sementi hanno ceduto terreno nel 2005, segnando un -10% circa in quantità, ma recuperando invece in termini di valore, con un +11% rispetto all'anno precedente. A livello di comparti, hanno fatto registrare un buon aumento quantitativo le esportazioni di sementi da orto (+10%) e di erba medica (+22%).
In valori assoluti, le importazioni di sementi nel 2005 si sono attestate sui 250 mio/Euro, mentre le esportazioni hanno raggiunto i 145 mio/Euro. Il mercato delle sementi in Italia, dopo il forte calo delle vendite, in particolare di cereali, verificatosi la scorsa campagna, non arriva oggi ai 500 mio/Euro. L'INEA nel 2004 aveva stimato il valore del consumo di sementi superiore a 622 mio/Euro.