Costitutori

Ogni anno un numero sifnificativo di nuove varietà è messo a disposizione del mercato, in modo da rispondere sempre meglio alle esigenze dei diversi tipi di agricoltura, della filiera alimentare e del consumatore finale.

L’industria sementiera investe in ricerca molte risorse, fino al 15-20% del proprio fatturato annuo, con l’obiettivo di costituire nuove varietà in grado di garantire maggiori produzioni e sviluppo sostenibile. La messa a punto di nuove varietà è un processo lungo e laborioso, che richiede in media 8-10 anni di incroci e valutazioni prima di arrivare a mettere a disposizione del mercato nuovi materiali.

Secondo lo studio pubblicato da HFFA Research, negli ultimi vent’anni le innovazioni dovute al miglioramento genetico delle piante sono state di grande rilievo ed in media il 67% dell’incremento delle rese osservate è dovuto all’attività di breeding, con un aumento pari in media all’1,16% ogni anno.

In base alle norme comunitarie e nazionali le sementi, per potere essere commercializzate, debbono appartenere a varietà incluse nei Registri delle Varietà o nel Catalogo Comune europeo. Per poter essere iscritta, una nuova varietà deve possedere caratteristiche di Uniformità e Stabilità, nonché essere distinguibile (DUS) rispetto alle altre varietà già iscritte; per le specie agrarie, la variatà deve possedere anche un Valore Agronomico di Coltivazione (VCU) soddisfacente.

Ogni anno in Italia sono iscritte oltre 500 nuove varietà vegetali, selezionate per rispondere sempre meglio alle esigenze di agricoltori e consumatori. A livello Europeo, il numero di nuove varietà disponibile ogni anno supera le 3000 unità, principalmente rappresentate da cerali e colture ortive.

Numero di varietà iscritte ogni anno – Italia

2017 2018 2019 2020 2021 2022 2023
TOTALE 529 674 512 553 578 524 543
di cui
Barbabietola 31 42 15 10 13 17 17
Cereali 284 324 315 326 401 333 364
Foraggere graminacee 9 9 5 10 4 9 11
Foraggere leguminose 16 20 18 6 8 7 6
Oleaginose e da fibra 110 94 91 93 93 105 67
Patate 1 1
Ortive 79 184 68 108 58 53 74

Elaborazione Assosementi su dati Catalogo comune delle varietà

Il Catalogo Comune europeo riunisce tutte le varietà iscritte nei registri degli Stati membri dell’Unione europea e quindi commercializzabili in Europa. Una varietà registrata in un paese appare automaticamente nel catalogo comunitario.

Numero di varietà iscritte ogni anno – Europa

2017 2018 2019 2020 2021 2022 2023
2.441 2.797 2.924 3.396 3.278 3.385 3.017
di cui
Barbabietola 125 177 128 123 150 130 124
Cereali 702 779 902 936 1.107 915 1021
Foraggere graminacee 147 141 178 169 153 155 130
Foraggere leguminose 153 122 154 102 156 104 111
Oleaginose e da fibra 252 265 350 339 393 423 330
Patate 101 80 159 102 77 86 78
Ortive 953 1.220 1.042 1.620 1.242 1.569 1.216

Elaborazione Assosementi su dati Catalogo comune delle varietà

Nel registro nazionale italiano, nel 2024, risultavano complessivamente iscritte oltre 6.300 varietà agrarie e circa .2000 varietà ortive.

A livello Europeo il totale delle varietà iscritte a catalogo era invece pari a circa 25.000 specie agrarie e 22.000 specie ortive.

L’iscrizione di nuove varietà nel registro italiano è particolarmente importante per mais, frumento duro, riso, girasole e trifoglio alessandrino: per queste oltre il 50% delle nuove varietà disponibili per il mercato europeo è valutata e iscritta in Italia.

Numero di varietà iscritte nel catalogo delle varietà vegetali italiano – anno 2024

Specie n. varietà iscritte in Italia al 2023 % rispetto UE
Specie Agrarie 6.348 20,2%
Barbabietole Barbabietola da zucchero 251 12,3%
Barbabietola da foraggio 5 2,9%
Cereali Mais 2.785 38,3%
Frumento tenero 384 12,2%
Frumento duro 334 56,8%
Riso 274 58,4%
Orzo 126 6,7%
Sorgo 109 32,4%
Triticale 57 12,3%
Altre 84 7,5%
Foraggere Erba medica 135 27,2%
Loietto perenne 75 5,5%
Festuca arundinacea 75 21,1%
Loietto italico 66 23,31%
Trifoglio alessandrino 34 62,2%
Poa pratense 28 11,4%
Trifoglio incarnato 28 46,7%
Altre 300 10%
Oleaginose e da fibra Girasole 823 43,7%
Soia 159 19,5%
Colza 133 7,7%
Lino 17 9,3%
Canapa 13 11,2%
Altre 18 2%
Patata Patata 16 1%
Ortive 1.994 8,7%
Pomodoro 633 14%
Peperone 211 7,8%
Lattuga 131 5,5%
Fagiolo 127 10,3%
Zucchino 88 12%
Melanzana 81 20%
Cipolla 74 7,4%
Altre 614 6,6%
Totale generale 8.335 18%

Elaborazione Assosementi su dati Catalogo comune delle varietà

Numero di varietà iscritte nel catalogo delle varietà vegetali europeo – anno 2024

Specie n. varietà iscritte in Europa al 2024
Agrarie 24.790
Barbabietole Barbabietola da zucchero 1.643
Barbabietola da foraggio 141
Cereali Mais 5.689
Frumento tenero 2.451
Orzo 1.346
Frumento duro 564
Riso 466
Avena 366
Triticale 361
Altre 801
Foraggere Loietto perenne 997
Loietto italico 455
Erba medica 425
Pisello da foraggio 394
Festuca arundinacea 317
Festuca rossa 299
Altre 2.078
Oleaginose e da fibra Girasole 1.502
Colza 1.130
Soia 654
Cotone 179
Senape 191
Altre 654
Patata Patata 1.687
Ortive 22.726
Pomodoro 4.466
Peperone 2.691
Lattuga 2.326
Cetriolo 1.284
Fagiolo 1.177
Melone 1.027
Cipolla 971
Altre 7.764
Totale generale 47.066

Elaborazione Assosementi su dati Catalogo comune delle varietà

La protezione delle nuove varietà vegetali

Le nuove varietà vegetali, in Europa, possono essere tutelate attraverso un titolo di privativa vegetale, noto come “diritto del costitutore” (in inglese “plant breeders’ rights”, PBR o anche “plant variety rights”, PVR). Grazie a tale diritto, il costitutore acquisisce il controllo esclusivo sul materiale di moltiplicazione e sul raccolto della nuova varietà per un certo numero di anni.

Quest’ultimo può scegliere se limitare la protezione solo al territorio nazionale (privativa nazionale) o, in alternativa, su tutto il territorio dell’Unione Europea. Nel primo caso è l’autorità nazionale a valutare la domanda e concedere la protezione della durata di 20 anni in Italia (30 per varietà di specie arboree e per la vite). Nel secondo caso l’iter è gestito dal CPVO e i titoli rilasciati hanno durata di 25 anni (30 per varietà di specie arboree e vite).

In aggiunta ai requisiti di distinguibilità, omogeneità e stabilità utlizzati per l’iscrizione al registro varietale, per il rilascio di una privativa vegetale, la nuova varietà deve soddisfare anche il requisito della novità.

La tutela delle varietà vegetali ha lo scopo di incentivare la creazione di nuove varietà vegetali mediante il riconoscimento di una esclusiva commerciale che permette così alla ricerca in campo vegetale di sostenersi mediante il frutto economico dei propri risultati. Sulla base dei dati di certificazione del CREA riferiti all’anno 2022 è stata calcolata la percentuale di varietà protette mediante titolo di privativa.

Protezione varietale – raccolto 2023

superficie coltivata totale (ettari) % superficie coltivata seminata con seme certificato % di semente certificata ottenuta da varietà protette con privativa
Frumento duro 900.000 73% 80%
Frumento tenero 598.277 80% 84%
Soia 310.721 80% 33%
Orzo 290.302 80% 80%
Riso 210.238 77% 69%
Avena 102.597 30% 36%
Colza 30.052 95% 26%
Triticale 16.269 75% 60%
Pisello da foraggio 15.046 75% 96%

Elaborazione Assosementi su dati CREA-DC, ISTAT, AGEA, CPVO

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