Bieticoltura, Assosementi: importante accordo di filiera. Italia leader mondiale nella produzione di seme di bietola

Da sinistra: Renzo Armuzzi, Cristina Pacifico, Nicola Benatti, Luca Rizzi (Regione Emilia-Romagna); Luigi Maccaferri (COPROB); Roberto Balella (Assosementi); Alessandro Lualdi (COAMS); Nicola Gherardi (CGBI); Luca Malavasi (Biomethane.Hub).

La filiera bieticola italiana ha sottoscritto lo scorso lunedì un accordo tecnico che garantirà la corretta gestione dei territori dedicati alla coltivazione di questa coltura, concentrati principalmente in Emilia-Romagna, Veneto e Lombardia. L’accordo è stato siglato da Assosementi, COAMS, COPROB, CGBI e Biomethane.Hub presso la sede della Regione Emilia-Romagna, ancora una volta dimostratasi molto attenta alle problematiche del settore sementiero.

“Siamo molto soddisfatti per il risultato raggiunto, ha dichiarato Roberto Balella, Coordinatore del Gruppo Bietole di Assosementi. Il crescente interesse verso le coltivazioni di bietola a diversa destinazione di impiego ha reso necessario questo accordo volontario. Una gestione adeguata del territorio è indispensabile per prevenire il rischio di inquinamento genetico tra le diverse varietà e per continuare a garantire prodotti di alta qualità apprezzati in tutto il Mondo”.

L’Italia si è affermata come leader mondiale nella produzione di seme di bietola da zucchero, con oltre il 70% del fabbisogno globale soddisfatto e il sorpasso sui competitor francesi sia in termini di superfici realizzate che di quantità di seme prodotto. “Nel 2024 sono stati più di 7mila gli ettari destinati alla moltiplicazione di sementi di barbabietola da zucchero con ulteriori prospettive di crescita per il prossimo anno. Si tratta di un’eccellenza italiana che deve essere tutelata a beneficio non solo dell’industria sementiera, ma anche degli agricoltori che trovano nelle coltivazioni portaseme una valida e remunerativa alternativa produttiva” ha aggiunto Balella.

“Assosementi ha lavorato intensamente per raggiungere questo traguardo che segna un importante avanzamento per il settore. L’accordo volontario si innesta su alcuni impianti normativi territoriali in vigore da tempo in alcune regioni (Emilia-Romagna, Marche e Umbria) che potranno trovare occasione per un aggiornamento e per un adeguamento alla continua evoluzione del settore. L’auspicio che il settore nutre per confermare l’eccellenza che oggi rappresenta è che le medesime norme possano trovare applicazione a livello nazionale, interessando in maniera uniforme tutte le regioni dove sono realizzate le produzioni sementiere. È quindi auspicabile e necessario un intervento del Ministero dell’Agricoltura e una condivisione da parte di tutte le Regioni coinvolte, che Assosementi continuerà a sollecitare.” ha sottolineato Alberto Lipparini, Direttore di Assosementi.

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