Durum Days, Assosementi: fiducia per la campagna 2025 di grano duro. Tracciabilità e miglioramento genetico le soluzioni per superare le criticità del comparto

Il settore sementiero italiano guarda con fiducia alla campagna del grano duro 2025. Secondo le stime diffuse dal CREA-DC, gli ettari per la moltiplicazione di seme certificato faranno registrare un aumento del 4% rispetto all’anno precedente. In questo contesto, Assosementi sottolinea che la centralità del miglioramento genetico e della tracciabilità delle produzioni restano leve fondamentali per la competitività del comparto. Questi i messaggi che l’associazione che rappresenta le aziende sementiere e vivaistiche italiane ha lanciato oggi in occasione di Durum Days che si è svolto oggi a Foggia.

Damiano Avondoglio, neo Presidente Sez. Cereali Assosementi

“I nostri dati ci dicono che l’offerta di seme certificato per la prossima campagna sarà pienamente sufficiente a coprire le esigenze degli agricoltori” ha dichiarato Damiano Avondoglio, neo Presidente della Sezione Cereali di Assosementi. “Inoltre, a circa un mese dall’avvio delle operazioni di raccolta, le colture si presentano in buone condizioni agronomiche e fitosanitarie e si è registrata una bassa necessità di interventi fungicidi: elementi che ci fanno essere ottimisti sia per qualità che per quantità delle produzioni”.

“In questo scenario, siamo felici di registrare che negli ultimi anni si sta confermando il trend positivo dell’impiego di seme certificato, frutto di una crescente consapevolezza da parte degli operatori agricoli sui vantaggi di questo importante strumento tecnico. In questa direzione, la scelta del Ministero dell’Agricoltura di incentivare il seme certificato all’interno della PAC si è rivelata particolarmente lungimirante” ha aggiunto Avondoglio.

“Il futuro di una coltura altamente strategica per il Made in Italy come il grano duro non può prescindere dalla continua tutela del seme certificato, elemento imprescindibile per garantire la tracciabilità di tutta la filiera dal campo alla tavola e per sostenere gli investimenti in innovazione genetica” ha continuato Avondoglio. “A riguardo, tutto l’agroalimentare italiano spera di poter avere al più presto a disposizione il potenziale assicurato dalle Tecniche di Evoluzione Assistita (TEA), che saranno in grado di mettere a disposizione di agricoltori, e quindi dei consumatori, varietà sempre più performanti, di qualità elevata” ha concluso Avondoglio.

Tutti i contenuti dal mondo sementiero e nessuno spam!
Iscriviti alla nostra newsletter
Cliccando su "iscriviti" dichiaro di aver letto e accettato l'informativa sul trattamento dei dati personali
Ricevi aggiornamenti e novità con la nostra newsletter!
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER